In zona “bianca”, nel pieno rispetto delle misure anti Covid il prossimo mercoledì 23 giugno, organizziamo, durante la notte della vigilia di San Giovanni 2021, una serie di eventi in diverse imprese agricole, cantine, agriturismi, fattorie didattiche in Romagna, a Riolo Terme, Brisighella, Reda di Faenza e Bagnacavallo.
SAN GIOVANNI 2021: IL PROGRAMMA
Dopo tanti mesi chiusi nelle nostre aziende, finalmente apriamo le loro porte e torniamo a vederci di persona grazie alla notte di S. Giovanni 2021.
Ogni impresa agricola ospiterà altre aziende agricole, artigiani, scrittori e giornalisti per parlare della tradizione e dei riti della Notte di San Giovanni, quali il rito di bagnarsi i piedi nella rugiada per allontanare i pericoli, la raccolta e il riconoscimento delle erbe di campo, la preparazione del nocino.
GLI APPUNTAMENTI DI S. GIOVANNI 2021
Agriturismo Nasano
Via Rilone 2 – loc. Mazzolano, 48025 Riolo Terme (Ra)
Tel. 0546-70715 – Lea Cell. 339-4939961 – www.tenutanasano.it – gardi.fabio@libero.it
Agriturismo “Il contadino telamone” della società agricola RO.2MA.
via Sacramora 12 Reda di Faenza (Ra)
cell. 339 7242643 info@ilcontadinotelamone.it – www.ilcontadinotelamone.it
Agriturismo e Fattoria “La Rondine”
via Boncellino 178, Bagnacavallo (Ra)
cell. 388 4647149 (Debora) – 3474230464 (Sauro)
Agriturismo “Rio Manzolo”
via Trieste 99, Villa Vezzano – Brisighella (Ra)
tel 0546 89084 – cell. 339 7990144
Scarica il programma di S. Giovanni
LA NOTTE DI SAN GIOVANNI TRA TRADIZIONE E MAGIA
“La Guazza di San Giovanni”, per tradizione, è ”presente” la notte fra il 23 e il 24 giugno, momento nel quale il rito pagano (solstizio di estate) si incontra e si integra con la cultura cristiana (nascita di San Giovanni, 6 mesi prima della nascita di Gesù Cristo). Una credenza è che in questa fase solstiziale dell’anno, le streghe fossero solite darsi convegno in questa notte attorno ad un antichissimo albero di noce, e con i frutti di questi alberi stregati, colti ancora verdi e madidi di rugiada nella notte di San Giovanni, si preparava il “nocino”, liquore preparato con i malli delle noci. Ma è anche la Notte, durante la quale in campagna si raccolgono le erbe “benefiche”, con la convinzione che abbiano particolari poteri e benefici terapeutici grazie all’intercessione del Santo: con queste si prepara un’acqua “magica”, da impiegare per abluzioni reputate rigeneranti e curative. Durante la notte magica si passeggia a piedi nudi nella rugiada e la si con la convinzione che faccia crescere i capelli, favorisca la fecondità, curi la pelle ed allontani le malattie.
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L’iniziativa “la guazza ad san Zvan” è organizzata grazie anche al contributo dei Comuni di Faenza, Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme, e la collaborazione con IF Tourism Company, Slow Food Condotta Ravenna, Il Lavoro dei Contadini in Romagna, comunità di Slow Food, di tutti gli Artigiani e di tutti quelli che contribuiscono e contribuiranno con parole, musica ed altro ad arricchire l’evento.