La festa di San Giuseppe in Romagna è il 19 marzo: una data che tutti associano alla festa del papà. Scopriamo insieme qualcosa di più su questa ricorrenza nelle campagne romagnole.

CHI ERA SAN GIUSEPPE

San Giuseppe,  Sposo della Beata Vergine Maria, padre putativo di Gesù e falegname di mestiere è il più grande dei Santi che la Chiesa veneri dopo la SS. Vergine, era di stirpe reale, ma decaduta. I primi a celebrare la festa di San Giuseppe furono i monaci benedettini nel 1030, seguiti dai servi di Maria nel 1324 e dai francescani nel 1399, poi la festa divenne canonica per la Chiesa Cattolica nel 1621 grazie a Papa Gregorio XV. 
San Giuseppe è anche il santo protettore dei Poveri, oltre che il patrono dei Falegnami.

LA FESTA DI SAN GIUSEPPE IN ROMAGNA

La ricorrenza di San Giuseppe è ormai conosciuta con il nome di Festa del Papà, o in Romagna, come Festa del Babbo. In Romagna si legavano tante usanze, credenze e tradizioni popolari: tra tutte spicca la fugarena (la focarina). Come per i lumi di marzo (Lom a mèrz) si accendevano i fuochi per scacciare via i demoni della passata stagione e avere raccolti abbondanti nella nuova stagione, usanza che riviveva anche alla vigilia della festa di San Giuseppe.

A San Giuseppe, le ragazze venivano incoraggiate a fare legna per il fuoco e a recitare una filastrocca, per chiedere a San Giuseppe di regalarle un bel “petto” (seno). Da qui altri detti: “la fugarena grosa la fa crèssar e pèt”, il grande falò fa crescere i seni”

LA FESTA DI SAN GIUSEPPE IN ROMAGNA NELLE TRADIZIONI PAGANE

Molto spesso, le feste religiose mantengono origini pagane. Il 19 marzo è ormai conosciuta anche come la festa del papà.
Il 19 marzo è anche la vigilia dell’equinozio di primavera, quando nell’era precristiana si svolgevano i baccanali, i riti dionisiaci che avevano come scopo propiziare la fertilità, invocando l’ arrivo della primavera e dei buoni raccolti. 

I PIATTI DELLA TRADIZIONE DELLA FESTA DI SAN GIUSEPPE

Per la festa di San Giuseppe, in tutt’ Italia, tanti e diversi sono i piatti, da regione a regione, dalle zeppole ai dolci fritti che cambiano da zona a zona.
Anche nella coltura contadina delle Romagne uno dei piatti più rappresentativi in occasione della ricorrenza di san Giuseppe sono i Ravioli (o raviole nell’ imolese), cotti al forno e ripieni di mostarda. La nostra Lea Gardi, Presidente dell’Associazione, ha registrato un video dove vi racconta qualcosa di più su questa nostra festa: insieme a lei potete preparare anche i famosi ravioli 

CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO E CUCINARE CON LEA

Per conoscere tutte le curiosità sulle tradizioni romagnole, clicca quifesta di san gius

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