Il 14 marzo 2022 ci lasciava Silverio Cineri, primo e unico Chef stellato di Faenza, la sua città.
Oggi, 14 marzo 2023, ad un anno esatto dalla scomparsa di Silverio Cineri, ci piace ricordarlo con il contributo delle parole di altri due grandi amici de Il Lavoro dei Contadini.
Il primo, lo chef pluristellato di Argenta, Igles Corelli così scriveva un anno fa: “Silverio, sei scappato via… Per me che tu non ci sia più costituisce non solo un pezzo della mia vita professionale che se ne va, ma proprio un pezzo di me, fisicamente di me, come mi mancasse da oggi un pezzo di cuore. Sei stato uno degli ispiratori, un grande precursore di piatti visionari. Erano gli anni ‘70 e tu per il grande Renato Gualandi alla Frasca di Castrocaro Terme facesti una faraona con le vongole veraci. Da quel tuo clamoroso piatto presi ispirazione per la mia cucina, per i miei piatti come ad esempio il germano reale con l’anguilla. Io, come tanti, … dobbiamo le nostre realizzazioni a cuochi come te, che hanno saputo leggere decenni prima l’evoluzione del nostro lavoro…”
Il secondo contributo è dell’ amico gastronomo Franco Chiarini, con il quale Cineri aveva condiviso fin dal 2009 il progetto di ChefToChef: “Silverio, una vita in cucina. In cucina solo il lavoro costante ti porta alla creatività, alla innovazione permanente. E nella semplicità del gesto e della “regola del tre” (tre ingredienti nel piatto bastano a creare ineffabili equilibri) riusciva a spaziare dalle cucine medievali alla nostra storia romagnola, dalla tradizione artusiana alle indelebili creazioni di una personale avanguardia gastronomica. Avevi precorso i tempi del passato e del futuro, … eri subito andato oltre con le faraone alle vongole e il capocollo al vino rosso e scalogno…Eri uno dei pochi grandi ristoratori che faceva dei menù un tramite culturale, eri amico di chiunque lo avvicinasse se voleva essergli amico”.
E CheftoChef propone per questa ricorrenza, una poesia dedicata a Silverio e scritta da un altro grande amico dell’ Associazione, il Maestro Tonino Guerra.
Silverio, ancora una volta, grazie!
Il Presidente Lea Gardi