La ciambella romagnola, per noi in Romagna la “brazadela“, è il dolce tipico campagnolo e contadino consumato alla fine di pranzi importanti, servita con un buon bicchiere di vino dolce o un buon Sangiovese. Il vero romagnolo, in realtà, la può gustare anche inzuppandola nel vino e – diciamoci la verità – il sapore è davvero unico. Possiamo anche prepararla per i nostri bambini e lasciargliela per la merenda del pomeriggio o, ancora meglio, a colazione per iniziare la giornata nel segno del gusto e della tradizione romagnola.
Si prepara con ingredienti semplici, cotta nel forno all’interno di recipienti che possono avere forme diverse: ellittici, rotondi con il buco al centro, allungati. Il prodotto finale di solito ha una superficie di colore giallo spolverata di zucchero, l’interno è friabile e di colore giallo tenue.
Qui vi insegniamo a preparare la vera ciambella romagnola fatta in casa, quella delle vostre nonne per intenderci.
Vi siete già lavati le mani e siete pronti per cucinare la vostra ciambella romagnola?
Ingredienti: 500 gr di farina 00, 3 uova, 100 gr di zucchero, 80 gr di strutto, 1/2 limone grattugiato, 1/2 bicchiere di latte, 1 bustina di miscela a base di bicarbonato e cremor tartaro.
Preparazione: predisponete la farina sul tagliere, aggiungete gli altri ingredienti al centro e impastate. L’imposto deve risultare morbido. Infornatelo a 180°C per circa mezz’ora.
La curiosità: sapete quante versioni esistono?
Si possono identificare ben 6 versioni di ciambella romagnola: imolese, faentina, ravennate, forlivese, ferrarese e della bassa Romagna. La differenza è data dagli ingredienti e dalla forma.