QUAL E’ LA DIFFERENZA TRA CASTAGNE E MARRONI?
I marroni si distinguono dalle castagne per il sapore generalmente più dolce, per le loro dimensioni maggiori, la buccia bruna e la sottile pellicina che può essere asportata con facilità (con le castagne – provare per credere – vi risulterà un po’ difficile).
COME PREPARARE I MARRONI
I marroni si prestano ad una discreta varietà di preparazione: possono essere consumati in zuppa, lessati, oppure usati per il ripieno di cappelletti e ravioli, come base per budini, frittelle e per i dolci come il castagnaccio. Li potete anche conservare interi immersi nel rum, anche se i più apprezzati di solito sono i brusè: cioè intagliati nella parte più bombata, messi ad abbrustolire nella tipica padella forata è brusadure e serviti caldissimi.
Inoltre, possono essere messi in bagno per qualche giorno. Dopo l’asciugatura si conservano in questo stato, in luogo fresco e asciutto, anche per un paio di mesi.
Li potete anche congelare crudi e poi, una volta scongelati, cuocerli immediatamente.
CURIOSITA’ E TIPOLOGIE
Esistono due tipi di marroni: morbidi, adatti ad un consumo immediato ma più deperibili, ed essicati, che vanno messi in ammollo per qualche decina di minuti prima di essere consumati.
Lo storico greco Senofonte definiva il castagno come l’albero del pane: d’altra parte questo frutto, energico e saziante, ha assunto per molti secoli il ruolo di uno dei cibi principali delle popolazioni povere.
DALLA CUCINA: L’AZDORA CONSIGLIA I MARRONI BOLLITI
Ingredienti: 1 kg di marroni, alloro, 12 pere volpine, chiodi di garofano, vino Sangiovese di Romagna, acqua
Preparazione: in una pentola versate le castagne, le pere volpine, tre parti di vino e una parte di acqua; aggiungete le foglie di alloro e i chiodi di garofano e portate a cottura.