La pera volpina: un po’ di storia
La pera volpina ha un albero mediamente vigoroso, resistente alle avversità e molto produttivo. I suoi frutti, inseriti nell’albero sui rametti a grappolo piccoli e rugginosi, si possono consumare solamente se cotti vista l’alta presenza di tannini nella polpa. Esistono due varietà, Broccolina e Volpona che possono essere consumate anche fresche e raccolte nelle prime settimane di autunno. Si conservano a temperatura ambiente per molte settimane e possono essere cotte sia nel Sangiovese che in acqua.
Come utilizzare la pera volpina in cucina
La pera volpina viene cotta con le castagne e qualche foglia d’alloro; il suo utilizzo più “famoso” è nella ricetta dei Savor e in altre confetture.
La ricetta: Pere volpine al Sangiovese
Ingredienti: 1 kg di pere volpine intere lavate, vino Sangiovese, chiodi di garofano e cannella, zucchero.
Preparazione: adagiate in una padella le pere in un unico strato. Versate il vino e il condimento, portate a cottura con fuoco lento per circa 1 ora (sul forno o sul fornello). Verificate sempre la cottura con uno stecchino e servite con il succo di cottura filtrato.
Curiosità e calorie
Durante la guerra, la pera volpina era molto ricercata per la sopravvivenza degli abitanti della montagna; è un frutto molto antico, presente da sempre nella tradizione contadina.
E’ una buona fonte di vitamine del gruppo B ed è dotata di un indice di sazietà molto elevato: per questo è molto indicata come spuntino o per concludere un pasto. L’elevato contenuto di fibra rende la pera volpina particolarmente adatta per regimi dietetici: la fibra non solubile, infatti, assorbe parte degli zuccheri ingeriti con altre sostanze, aiutando a ridurne l’assimilazione.
DOVE TROVARE LA PERA VOLPINA
Se sei incuriosito da questo frutto dimenticato, passa a trovare il nostro amico Luigi Franzoni nella sua azienda Vigne di Sopra.